N come Novembre, N come Narciso. Lo sguardo di Narciso, rivolto con totale devozione alla lascività del proprio corpo riflesso, inevitabilmente è destinato a perdersi nella vacua immagine di se stesso. L’impossibilità di rispondere allo sguardo con il tocco, infatti, rende ingannevole ogni tentativo di “abbracciarsi, di baciarsi, di amarsi” veramente. È uno sguardo destinato inevitabilmente a condurre chi lo esercita alla disperazione, al disorientamento e infine alla morte.
Eppure, il riflesso nell’acqua nasconde qualcosa di più di questo: la morte di Narciso deriva dalla volontà di abbracciare solo il riflesso, perdendo di vista tutto il resto. La sua incapacità di andare oltre il velo dello sguardo per approfondire il mistero dell’esistenza rappresenta più che l’abbandono alla forma un monito contro di essa: solo superando l’apparenza effimera delle cose e rigettandoci nel ventre acquoreo che ha originato il nostro vero Sé che potremmo comprendere l’anima mundi nella sua completezza.
LIBRARIA, nella sua nuova installazione, gioca con lo sguardo moltiplicando libri popolati da figure umane e opere d’arte nel riflesso simbolico dello stagno di Narciso proprio per sottolineare come solo la lettura e lo studio del mondo possano liberare l’uomo dal suo destino di morte: cantando il mantra della superficialità, saremmo destinati solo all’annichilimento. Al contrario, gettandoci nella fonte alla ricerca della verità e ri-guardando noi stessi con occhi nuovi per eludere gli inganni delle forme, allora potremmo acquisire una profonda consapevolezza sulla realtà. Il libro riflesso, quindi, diviene in quest’ottica simbolo e strumento della ricerca di verità dietro le apparenze, baluardo del desiderio di andare “Oltre Narciso”.
Il gioco di sguardi, il precipizio emotivo e psicologico che s’impone nel divieto di toccare l’oggetto guardato ma che allo stesso tempo ci riporta nella condizione adatta per andare oltre ad esso per percepire l’essenza della verità è stato anche alla base della mise en éspace realizzata giovedì 24 novembre presso mjras/Fedora di Urbino, ove è stata indagata, attraverso letture e proiezioni video, la vera natura della Venere di Urbino realizzata da Tiziano Vecellio. Clicca per saperne di più